Può capitare di aver acquistato per comprensibile “ingordigia” qualche seme di troppo, o di averne prodotti in tale abbondanza da …non saper dove metterli!
Allora qual’è il metodo migliore di conservazione?
Mettiamoli in frigo!
La maggior parte dei semi non solo sopporta, ma addirittura gradisce un periodo di riposo in ambiente buio e fresco. Se ci pensiamo un attimo infatti è questo che accade in Natura: le piante in autunno producono il loro bene più prezioso…il diritto alla sopravvivenza.
Se i semi caduti sul suolo germinassero in quel periodo dell’anno, molti di loro non sopravviverebbero ai rigori invernali. Entrano quindi in stato di quiescenza mentre attendono il momento propizio e dar inizio ad una nuova generazione.
Questo fenomeno si chiama invernazione, molto importante soprattutto per le piante che popolano il nostro emisfero caratterizzato da forte escursione termica e luminosa tra estate e inverno.
Se non permettete di passare questo intervallo di “letargo” ai vostri semi autoprodotti, essi potrebbero avere perfino difficoltà di germinazione.
Concludendo, il passaggio in frigorifero (4 -5 gradi saranno perfetti) si rivela il miglior metodo di conservazione e incoraggiamento alla futura germinazione.
Uniche accortezze: assicurarsi che i semi restino asciutti (basta riporli in una scatolina ermetica) e lasciarli ambientare un paio di giorni fuori dal frigo prima di procedere alla germinazione.
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